L’integrazione della dimensione di genere in tutte le politiche dell’Unione non è sufficiente: vogliamo fare dell’uguaglianza di genere una priorità dell’Unione europea perché parità di genere significa legiferare meglio e benessere per tutte e  per tutti.   

L’obiettivo è mettere  il tema dell’educazione al centro del dibattito pubblico e culturale in Europa e del nostro Paese per  assistere le realtà pubbliche e territoriali, le scuole e le università e sensibilizzare la pubblica opinione anche sugli interventi strutturali che il PNRR prevede nel centrale settore dell’istruzione, assoluta priorità per l’Italia.

Le nostre preoccupazioni riguardano 

– le disuguaglianze economiche, in particolare le disparità salariali tra i sessi,

– il regresso dei diritti delle donne compresi i diritti delle persone LGBTIQ+

– la sotto-rappresentazione delle donne nel processo decisionale, in politica e nell’economia,

– i diritti in materia di salute  e di benessere.

In particolare affronteremo il tema  della  violenza contro le donne, le molestie sui luoghi di lavoro e  il fenomeno della violenza diffuso tra gli adolescenti e nelle scuole.

IN COLLABORAZIONE E CON IL PATROCINIO DI:

Affronteremo il tema della parità e della violenza di genere a vari livelli di approfondimento, chiedendo alle nostre studentesse e ai nostri studenti di essere protagoniste/i delle nostre azioni, ed in particolare della SFIDA “La Panchina Rossa” introdotta in #HackCultura2022, in collaborazione con Stati generali delle donne, PA Social e Indire, per chiamare in causa studentesse e studenti per concorrere a prevenire e contrastare la violenza contro le donne, con idee, suggestioni, proposte  così come indicato nella  Convenzione di Istanbul. Ma anche partecipando alla SFIDA Adotta un Goal dell’Agenda 2030 delle NU” per una “cittadinanza del mondo” consapevole, responsabile, per uno sviluppo sostenibile del pianeta, per la protezione della natura, per la salvaguardia e la valorizzazione dei patrimoni di cui dispone l’umanità”. Una SFIDA che pone questioni Etiche (scientifica, economica, politica) per orientare l’azione di coloro che sono stati delegati da noi tutti a governare, per assicurare alla popolazione una vita degna di essere vissuta.

Proseguiremo gli approfondimenti sul tema della parità nella Serie di Webinar di accompagnamento e approfondimento delle tematiche proposte per questa programmazione annuale, ma anche incontrando le nostre studentesse e i nostri studenti nelle varie edizioni deSaloni dello Studente nel corso dei quali le Scuole avranno a disposizione spazi riservati per esporre e dare visibilità ai loro progetti. La modalità sarà quella dello “studente che spiega a studente”.

Digital STHEAM

Un punto centrale sarà l’ulteriore riflessione sulle Digital STHEAM (Digital Science, Humanities, Technology, Engineering, Arts and Mathematics) quale innovativo approccio valoriale necessario ai nostri giovani per acquisire le nuove conoscenze e competenze della contemporaneità: una sfida ben più ampia e strutturata di quella che il sentire comune sintetizza nell’uso critico della Rete, o nell’informatica. Una sfida da affrontare partendo da un’idea di ecosistema di conoscenze e competenze strutturate perché siano allineate alla rapidità evolutiva che caratterizza il Ventunesimo secolo, fatta di nuove alfabetizzazioni, ma soprattutto di conoscenze e competenze inter-, trans- e multidisciplinari da sviluppare e di creatività, con particolare attenzione al rafforzamento della produzione e comprensione di contenuti complessi e articolati anche all’interno dell’universo comunicativo digitale, nel quale prevalgono granularità e frammentazione.

Una sfida tra creatività digitale, arte e Humanities e tra imprenditorialità, sviluppo e lavoro, da affrontare favorendo l’introduzione al pensiero logico, probabilistico e computazionale e la familiarizzazione con gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche. Una sfida per sostenere il passaggio “from STEM to STEAM”, in cui viene integrata la lettera “A” di “Arte e Design” per sostenere l’innovazione attraverso la creatività artistica e progettuale. L’ulteriore proposta #DiCultHer di integrazione della lettera “H” di “Humanities”, che rimodula le STEAM in “STHEAM”, rappresenta la naturale evoluzione indispensabile a favorire un approccio che pone alla base dell’innovazione la rimozione delle barriere disciplinari, per guidare l’attitudine al cambiamento verso la consapevolezza che il digitale, dopo esserne stato una formidabile leva, può diventarne il motore alimentato da un’energia realmente sostenibile: la conoscenza.

Un’azione culturale che parte da un’idea rinnovata di “spazi di apprendimento”, intesi come agorà virtuali dell’innovazione e non unicamente come luogo fisico, piattaforme in cui sperimentare la riappropriazione di conoscenze e competenze digitali non più solo astratte, ma soprattutto officinali, nelle quali studenti e docenti insieme possano sviluppare percorsi cognitivi condivisi e, quindi, favorire la reciproca condivisione di nuovi saperi. In questo paradigma, le metodologie e tecnologie digitali diventano abilitanti, quotidiane, “familiari”, strutturali al servizio di attività orientate alla formazione e all’apprendimento condiviso. In questo senso, la Scuola e l’Università, i più grandi generatori di domanda di innovazione e, allo stesso tempo, di sperimentazioni che possano soddisfare la domanda, rappresentano “nella dimensione digitale” non un’altra Scuola o un’altra Università, ma la sfida in grado di fornire ai nostri studenti le chiavi di lettura del presente necessarie a creare la transizione verso il futuro. Scrivendo, tutti insieme una “via italiana” delle Digital STHEAM, coerente ed anticipatrice della discussione in Europa per quanto riguarda l’istruzione, la formazione, la parità di genere e segnatamente, per tutti tali ambiti, le pari opportunità connesse all’abbattimento dell’attuale “divario di cittadinanza” che  rappresenta il fine del rinnovamento digitale.